Buone notizie, anzi ottime: chi appartiene ad una certa categoria potrà uscire dal lavoro non con uno o due ma con addirittura 7 anni di anticipo. Chi saranno i fortunati?
Se solo l’idea di dover aspettare fino a 67 anni per la pensione ti fa venire l’orticaria, sappi che c’è una buona notizia: se appartieni ad una certa categoria la pensione arriverà molto prima, addirittura 7 anni prima. Sette anni in più per goderti la tua famiglia, i tuoi hobbies e il tuo tempo libero.

Perché, per quanto si ami alla follia il proprio lavoro, restare incollati alla scrivania o in fabbrica fino a 67 anni può essere pesante per chiunque. Sia chiaro: la legge Fornero non è stata cancellata e non si sa se mai si riuscirà ad andare oltre in modo definitivo e strutturale. Per il momento le casse dello Stato non permettono di fare questo passo azzardato che potrebbe portare al crollo del sistema di previdenza sociale.
Le misure di pensione anticipata ci sono e sono anche tante considerando che il Governo di Giorgia Meloni ha riconfermato tutte quelle che erano già in vigore lo scorso anno. C’è una misura di cui, tuttavia, si parla poco ma che è tra le più vantaggiose: non solo permette di accedere alla pensione sette anni prima ma non comporta alcun taglio sull’assegno dell’Inps.
In pensione 7 anni prima se appartieni a questa categoria
Belle notizie per chi non vede l’ora di lasciare l’ufficio per sempre e girare il mondo o dedicarsi al tennis o godersi la propria famiglia a tempo pieno: c’è una misura poco conosciuta ma molto vantaggiosa che permette di ricevere l’assegno con ben 7 anni di anticipo rispetto all’età pensionabile e senza alcun tipo di penalizzazione.
Hai mai sentito parlare di isopensione? Si tratta di una misura che si rivolge solo ed esclusivamente ai dipendenti del settore privato che lavorano per aziende con più di 15 dipendenti e che hanno problemi di esubero. Se appartieni a questa categoria allora puoi smettere di lavorare 7 anni prima.

Naturalmente non riceverai più lo stipendio visto che non lavori ma riceverai ugualmente il tuo assegno mensile che sarà una specie di pensione. Ho specificato “specie” in quanto a farsene carico non sarà l’Inps ma sarà sempre il tuo ex datore di lavoro. In pratica per 7 anni il tuo datore di lavoro ti pagherà un assegno equivalente a quello della pensione. Una volta raggiunta l’età in cui ti spetterebbe la pensione vera e propria, invece, inizierai a ricevere l’assegno dall’Inps.
Chi può sfruttare l’isopensione? Possono beneficiare di questa misura quei lavoratori dipendenti a cui mancano 7 anni dal raggiungimento dell’età pensionabile per ricevere la pensione di vecchiaia ordinaria che, attualmente corrisponde a 67 anni. Dunque, grazie all’isopensione un dipendente può lasciare il lavoro a soli 60 anni. Ma non solo: in alcuni casi anche prima. Infatti i 7 anni di anticipo valgono anche sulla pensione anticipata ordinaria.
La pensione anticipata ordinaria non ha alcun limite di età: l’importante è avere almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (un anno in meno nel caso delle donne). Pertanto – mettiamo il caso – una persona che ha iniziato a lavorare a 18 anni, raggiungerebbe tale requisito a 60 anni e 10 mesi: con l’isopensione potrà smettere di lavorare a 53 anni e 10 mesi. Unico problema: non può essere il lavoratore a decidere ma l’azienda in accordo con i sindacati.