Taglio delle pensioni: gli importi scendono di quasi il 20%

Un futuro incerto per le pensioni: importi in caduta libera e nuovi ostacoli per chi si avvicina alla pensione prima dei 64 anni. Scopri cosa si cela dietro questa trasformazione

Il sistema previdenziale italiano sta vivendo una fase di forte riduzione nel numero di nuove pensioni erogate dall’INPS, con un impatto diretto sugli importi. Nel 2024, le nuove pensioni sono diminuite del 16% rispetto all’anno precedente, con un calo significativo per i lavoratori sotto i 64 anni.

sagoma di uomo con bastone e monete
Le pensioni subiscono un drastico taglio del 20%, riducendo gli importi per milioni di italiani – icnews.it

L’INPS ha liquidato oltre 261.300 trattamenti a questa fascia di età, pari al 41% del totale, registrando quasi 50.000 assegni in meno rispetto al 2023. Anche gli assegni destinati agli over 65 hanno subito una riduzione, con una flessione di circa 26.000 unità rispetto ai 442.000 trattamenti erogati nel 2023. Le principali gestioni previdenziali hanno evidenziato un calo generalizzato. Il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD) ha subito la riduzione più marcata, passando da 164.000 nuove pensioni nel 2023 a circa 143.000 nel 2024 per i lavoratori sotto i 64 anni.

Anche per gli over 65 la tendenza è stata negativa, con un passaggio da oltre 200.000 a meno di 189.500 nuovi trattamenti. Anche la gestione dei dipendenti pubblici ha mostrato una flessione importante, con una riduzione di quasi 10.000 nuove pensioni per chi ha meno di 64 anni e di oltre 7.600 per chi ha più di 65 anni. Complessivamente, il FPLD ha totalizzato 332.487 pensioni nel 2024, in calo rispetto alle 364.325 dell’anno precedente, mentre le pensioni dei dipendenti pubblici sono scese da 133.279 a 115.431.

Le categorie più colpite dal taglio delle pensioni

Anche le altre categorie di lavoratori hanno subito un taglio significativo. Gli artigiani sono passati da 91.378 pensioni nel 2023 a 82.176 nel 2024, mentre i commercianti hanno visto una riduzione da 80.882 a 71.473 trattamenti. Lo stesso trend ha coinvolto i fondi speciali, con una flessione da 62.577 a 56.944 pensioni, e i coltivatori diretti, coloni e mezzadri, scesi da 37.111 a 30.805 trattamenti.

INPS
Esplora le categorie più colpite dal taglio delle pensioni, tra cui anziani e lavoratori con pensioni basse – icnews.it

In controtendenza, i parasubordinati hanno registrato un leggero incremento, passando da 45.629 a 45.896 assegni. Gli assegni sociali sono invece aumentati, da 91.885 nel 2023 a 95.240 nel 2024, segnalando un aumento del numero di cittadini in difficoltà economica. L’andamento delle pensioni per tipologia di trattamento mostra una netta riduzione delle pensioni di anzianità, che sono passate da 255.119 nel 2023 a 215.058 nel 2024, con un calo del 15,7%. Anche le pensioni ai superstiti hanno subito una contrazione, scendendo da 242.592 a 213.680, mentre quelle di invalidità sono diminuite da 61.128 a 52.261. Questo dato potrebbe riflettere criteri più stringenti per il riconoscimento dell’invalidità o un calo delle domande presentate.

Il taglio delle pensioni, con importi che scendono di quasi il 20%, è il risultato di diversi fattori. Tra questi, l’inasprimento dei requisiti per l’accesso alle prestazioni di anzianità e il progressivo aumento dell’età pensionabile. Le nuove politiche previdenziali puntano a contenere la spesa pubblica, ma stanno incidendo fortemente sulla vita di migliaia di lavoratori. Con il taglio delle pensioni e gli importi che scendono di quasi il 20%, si delinea un panorama sempre più incerto per chi si avvicina alla fine della carriera lavorativa. Il taglio delle pensioni continua a rappresentare una sfida per il sistema previdenziale italiano, con effetti diretti sulla sostenibilità economica di molte famiglie.

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