L’Inps, nei prossimi giorni, avvierà l’erogazione delle pensioni di marzo 2025: alcuni pensionati potrebbero trovare un importo più basso rispetto al mese precedente.
Milioni di pensionati, tra meno di una settimana, riceveranno la terza mensilità del 2025. Gli importi della pensione possono già essere verificati attraverso il cedolino di marzo 2025 che è stato reso disponibile nei giorni scorsi dall’Inps. Il documento può essere consultato sul portale online dell’ente.

Pensione marzo 2025, molti italiani troveranno importi più bassi: il motivo (Icnews.it)
Alcuni pensionati il prossimo mese troveranno un assegno “più leggero” rispetto a quello percepito a febbraio. Gli importi saranno più bassi per via di alcune trattenute applicate sulla prestazione pensionistica. Capiamo di quali si tratta e quanto influiscono sull’importo della pensione che verrà erogata, come di consueto, durante i primi giorni del mese.
Pensioni marzo 2025, importi più bassi rispetto allo scorso mese: il motivo
A breve partirà l’erogazione delle pensioni di marzo 2025. In particolare, chi ha scelto l’accredito su conto corrente postale riceverà gli importi regolarmente sabato 1, mentre i pensionati che hanno optato per l’accredito su conto bancario dovranno attendere lunedì 3, dato che gli istituti bancari non considerano bancabile la giornata di sabato. Infine, per il ritiro in contanti, la turnazione alfabetica allo sportello partirà il primo giorno del mese.

Gli importi per molti pensionati, come abbiamo accennato nel precedente paragrafo, saranno più bassi rispetto a febbraio. Questo per effetto delle addizionali comunali e regionali. Le prime, da versare al proprio comune di residenza, vengono divise in due tranche: l’acconto, pari al 30% dell’importo, viene trattenuto durante l’anno di riferimento, a partire da marzo sino a novembre, mentre il saldo (70%) durante l’anno successivo. L’importo dell’imposta diretta varia in base ai comuni, ma a marzo alcuni titolari di pensione potrebbero trovare un assegno più basso di 60 euro rispetto al mese precedente. Altri, invece, potrebbero non trovare variazione sull’assegno, dato che molti comuni prevedono l’esenzione dalla trattenuta per i pensionati sotto una specifica soglia di reddito.
A marzo saranno applicate anche le addizionali regionali, scattate già a partire dal mese di gennaio. L’imposta diretta da versare alle Regioni, in questo caso, fa riferimento allo scorso anno e verrà trattenuta sino alla mensilità di novembre.
Per verificare l’ammontare dell’assegno di marzo 2025 e le eventuali trattenute è già possibile consultare il cedolino, disponibile sull’app MyInps o nell’area riservata del portale online Inps, accedendo con le credenziali Spid, Cie o Cns. Il documento riporta tutte le voci che compongono l’assegno mensile con trattenute e conguagli.