Tra le app di guadagno più famose del web, rientra sicuramente BeMyEye. Tuttavia, in molti si chiedono se l’app sia legale.
Da anni, tra le ricerche web su ‘come guadagnare soldi online’, tra i primi risultati appare lei: BeMyEye. In effetti, l’idea non è malvagia: una volta scaricata, si accede a una serie di missioni nei dintorni, che richiedono di scattare foto di prodotti e scaffali all’interno di supermercati, negozi di igiene e farmacie, in cambio di una commissione che va da 20 centesimi a 8€ in base all’impegno richiesto. Ma per quale motivo?

BeMyEye non regala soldi per sport. Il loro modello di business è semplice: vendono dati alle aziende. Marchi e catene di negozi hanno bisogno di sapere se i loro prodotti sono ben esposti, se i prezzi sono corretti e come si comporta la concorrenza. Per ottenere queste informazioni senza muovere il proprio personale, si affidano a piattaforme come BeMyEye.
E qui entrano in gioco gli utenti, gli ‘Eye’, che vengono pagati per fare da occhi e orecchie nei negozi. Scattano foto, controllano scaffali, verificano prezzi e rispondono a domande. BeMyEye raccoglie tutto e fornisce report dettagliati alle aziende, che pagano per questi dati. Una parte del guadagno finisce agli utenti, il resto rimane alla piattaforma. Tuttavia, una domanda sorge spontanea: ma è legale?
Scattare foto al supermercato è legale?
Quando si interfaccia con queste piattaforme, specialmente se si vuole arrotondare il proprio stipendio o si è giovani studenti, le domande sono tante. Una volta superato l’imbarazzo di sentirsi dei maniaci della Coca-Cola (visto che nell’app c’è espressamente chiesto di fare foto di nascosto senza farsi vedere), la domanda che giunge subito dopo è: ma se mi scoprono, che succede?

Fondamentalmente niente, o meglio, dipende. Partiamo dal presupposto che un’azienda, se facesse qualcosa di illegale, sicuramente non lo scriverebbe online con tanto di app dedicata (e pagamenti registrati al Fisco). Ma, c’è un ma.
Il regolamento interno del negozio potrebbe vietare espressamente di scattare foto all’interno del punto vendita. E se un dipendente vi sorprende a immortalare uno scaffale, potrebbe invitarvi a cancellare lo scatto o persino a lasciare il negozio. Nella maggior parte dei casi, tutto si risolve con un semplice richiamo, ma se il personale insistesse, la scelta più saggia è rispettare le indicazioni ed evitare problemi.
Va anche detto che, nella pratica, raramente si finisce nei guai per una foto a un detersivo o a un pacco di biscotti. Molti supermercati chiudono un occhio, consapevoli che queste app fanno parte del gioco della concorrenza. Tuttavia, chi non vuole rischiare può sempre chiedere il permesso al personale prima di procedere… anche se, diciamolo, la richiesta potrebbe suonare un tantino strana.